Il lungo addio del mondo in lutto In arrivo tutti i potenti della Terra

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. Molti, anche bianchi, lo omaggiano al ritmo della «toyi-toyi», la danza dei neri sudafricani diventata famosa nelle proteste antiapartheid. E l’auspicio di Desmond Tutu di un «Sudafrica unito, uno» come «regalo» a Mandela sembra miracolosamente diventare realtà, almeno in queste ore.
Il lutto travalica le frontiere nazionali: ieri è spuntata la bandiera a mezz’asta al Palazzo di Vetro dell’Onu a New York e a Wall Street si è tenuto un minuto di silenzio. Vessilli a mezz’asta in tutti i palazzi della Ue. A Parigi il ricordo di Madiba ha monopolizzato il summit sulla pace e la sicurezza dell’Africa che si è aperto ieri all’Eliseo con 53 capi di Stato e di governo. Il Quai d’Orsay è stato avvolto in una gigantografia del leader scomparso. Tre giornate di lutto nazionale sono state indette dalla Nigeria a Cuba dove le autorità piangono un «amico intimo che all’isola, nel luglio 1991, riservò uno dei suoi primi viaggi dopo l’uscita di prigione». In India i giorni di cordoglio sono addirittura cinque, per onorare la morte di un «vero gandhiano».
Ieri il presidente Jacob Zuma ha annunciato gli eventi che scandiranno il lungo saluto al leader scomparso. Si inizia domani con «una giornata di riflessione e preghiera». Martedì il grande raduno allo stadio di Johannesburg, dove Mandela ha fatto l’ultima apparizione pubblica in chiusura dei Mondiali, estate 2010. Da mercoledì a venerdì i sudafricani potranno salutare il feretro a Pretoria, alla Union Buildings, dove Mandela fu incoronato presidente dopo le prime elezioni democratiche nel 1994.
I funerali di Stato, quelli privati e la sepoltura sono fissati per il 15 dicembre nel villaggio natale di Qunu, come Madiba desiderava.
Le esequie dovrebbero essere celebrate dal vecchio amico di lotte antiapartheid Desmond Tutu, primo arcivescovo nero in Sudafrica e Nobel per pace. Per l’ultimo saluto a Madiba sono attese personalità da tutto il mondo: statisti, reali, star dello spettacolo,artisti. Tra i primi a confermare ufficialmente la propria presenza, Barack Obama. Il presidente americano, primo nero alla guida del proprio Paese come Mandela, e Nobel per la pace pure lui, viaggerà con la moglie Michelle. I media internazionali danno per certa anche la presenza di Bill e Hillary Clinton. Dal Vecchio continente sono attesi tra gli altri il premier italiano Enrico Letta e quello britannico David Cameron. Per la famiglia reale inglese circolano i nomi della regina, del principe Carlo e di Kate e William. Prevista anche la presenza di Bill Gates, delle rockstar Annie Lennox e Bono degli U2, della presentatrice tv Oprah Winfrey e della top model Naomi Campbell, grande amica di Madiba.
Alessandra Muglia


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