Cassa integrazione, impennata a marzo +45% sul mese, -15,8% sull’anno

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ROMA – Forte rimbalzo per le richieste di cassa integrazione a marzo. Secondo le rilevazioni dell’Inps, nel mese le aziende italiane hanno chiesto 102,5 milioni di ore di cassa con un aumento del 45,1% rispetto a febbraio 2011 (erano stati chiesti 70,6 milioni di ore) e un calo del 15,8% rispetto a marzo 2010 (121,8 milioni di ore chiesti). Nei primi tre mesi dell’anno sono stati chiesti e autorizzati nel complesso 233,4 milioni di ore, contro i 299,7 milioni dello stesso periodo del 2010 (-22,14%).

“L’andamento è simile a quello registrato il mese scorso”, commenta il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua. “Il rimbalzo delle richieste è dovuto alla congiuntura, con un progressivo calo delle domande a livello tendenziale. La lettura dei dati segnala un andamento discontinuo dell’economia nazionale, che sembra aver superato il punto più alto della crisi, senza tuttavia aver archiviato definitivamente le difficoltà  produttive e occupazionali”.

I dati. L’aumento delle richieste di cassa integrazione riguarda tutti e tre gli istituti della cig: le richieste ordinarie (cigo) sono passate da 19,2 milioni a febbraio a 23,2 milioni a marzo (un incremento del 21,1%), mentre le domande di cassa integrazione straordinaria (cigs) sono passate da 29,1 milioni di ore in febbraio a 42,4 milioni in marzo (+45,4%). Ancora più forte è l’aumento di domande di Cigd, cassa integrazione in deroga, passate dai 22,3 milioni di ore a febbraio ai 36,9 milioni di marzo, per uno scarto percentuale del 65,2%.

Sull’anno, il confronto mostra segnali diversi: la Cigo cala del 45,8% rispetto a marzo 2010, passando da 42,9 milioni a 23,2 milioni nel marzo 2011. La Cigs diminuisce del 12,9%, da 48,6 a 42,4 milioni di ore. La cassa in deroga aumenta anche a livello tendenziale, passando da 30,9 milioni di marzo 2010 a 36,9 milioni di marzo 2011 (+21,8%).


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