Dietrofront di Masi, la Rai farà  le proiezioni elettorali

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ROMA -La Rai fa retromarcia. Dopo le polemiche sulla possibile assenza delle proiezioni per le prossime amministrative nei tg Rai, il dg Mauro Masi corre ai ripari. L’opposizione avverte che in una simile tornata elettorale l’azienda verrebbe meno al suo ruolo di servizio pubblico, favorendo la concorrenza. Così, da ieri l’azienda ha ripreso i contatti con gli istituti demoscopici. La gara d’appalto si sarebbe dovuta tenere 40 giorni prima del voto (15 maggio), in Rai cercano di recuperare con trattativa privata, cinque istituti demoscopici sono stati contattati per monitorare le grandi città  in cui si vota: Milano, Torino, Bologna e Napoli. Per sbloccare la situazione sarebbe intervenuto il presidente Rai, Paolo Garimberti, sollecitando Masi, che parla di «polemiche sul niente». Del tema si occuperà  oggi il Cda Rai. Il segretario Usigrai, Carlo Verna, parla di «scelta ridicola e censoria». I consiglieri di minoranza criticano la condotta del dg Rai. Nino Rizzo Nervo invita Masi a «non arrampicarsi sugli specchi». Per Giorgio Van Straten la sua condotta è «negligente, inaudita, dannosa». Critiche dai parlamentari dell’opposizione. L’Udc Roberto Rao chiede di fare chiarezza, Fabrizio Morri (Pd) spera che non si favorisca la concorrenza, per Pancho Pardi (Idv) Masi ha passato il limite. Secondo Alessio Butti (Pdl) non ci sarebbe nessuno scandalo: «La Rai da tempo non effettua proiezioni su amministrative non collegate a regionali o politiche». Bianca Berlinguer non ci sta. «Lunedì ho chiesto al vice direttore generale, Antonio Marano, di conoscere l’orario delle proiezioni per poter programmare le straordinarie», ricorda la direttrice del Tg3: «Grande è stata la mia sorpresa quando mi è stato risposto che le proiezioni non ci sarebbero state. Inoltre, mi è stato riferito che anche Mediaset non avrebbe trasmesso ai telespettatori le proiezioni statistiche dei risultati». Corradino Mineo, direttore di RaiNews24, dice di «non essere stato mai interpellato». Preoccupato? «Domani avrò un incontro in Rai, sono fiducioso: io sono corsaro, qualcosa farò coi dati elettorali».


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