La «libertà  di stampa» ai tempi delle democrazie calanti

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MATERA. Che la professione giornalistica abbia bisogno di reinvenzioni e nuove possibilità  di espressione è indubbio. Che tutto questo possa avvenire dentro i meccanismi del giornalismo dato è un altro discorso. Ma tant’è. A Matera, l’Associazione culturale Fejs Italy, cioè il Forum degli studenti europei di giornalismo, satellite nazionale del Fejs International, l’organizzazione che ha la sede in Belgio e da 26 anni riunisce studenti di giornalismo e comunicazione oltre che giornalisti da tutto il mondo per discutere del futuro della professione, solidarizzare, elaborare strategie e cercare di dare un contributo al progresso delle relazioni culturali in Europa, dà  appuntamento per il congresso della categoria dal 2 al 5 aprile nella sede della Mediateca Provinciale e della Libreria dell’Arco.
Il congresso, per la prima volta in Italia, ospiterà  oltre cento giovani giornalisti europei, selezionati con prova scritta da una miriade di domande, sotto il partenariato dell’Ordine nazionale dei giornalisti, la Federazione nazionale della stampa italiana, Articolo 21, Reporter senza frontiere, Current Tv, Shoot 4 change, Logic Film, la casa editrice Castelvecchi, e l’Università  della Basilicata. Provenienti da diversi stati, dalla Finlandia alla Turchia, dalla Francia alla Gran Bretagna, dalla Romania al Portogallo, dalla Spagna alla Bielorussia, i giovani giornalisti affronteranno soprattutto il problema della libertà  di stampa alla luce dei nuovi problemi e pericoli che si affacciano all’orizzonte. Il tema della libertà  di stampa, non a caso, è stato scelto dalla sede italiana del movimento per sottolineare il passaggio delicato che vive l’Italia in regime berlusconiano. «La libertà  di stampa in Italia – dice Carmela Cosentino, segretaria della sede italiana di Fejs – è un tema caldo, purtroppo. Con la questione delle intercettazioni, della censura, dell’oscuramento delle televisioni per l’election day, e tante altri sintomi allarmanti, ci sembrava utile proporre questo problema all’attenzione di tutta l’Europa e sviscerarlo quindi a 360 gradi. L’articolo 21 della nostra Costituzione sta andando in frantumi. Per questo abbiamo scelto di discutere questo tema».
Il Forum si articolerà  in quattro giornate di lavoro che prevedono, la mattina, discussioni a tutto campo sulla libertà  di stampa. Il pomeriggio è legato agli approfondimenti che spazieranno su tutti i temi del giornalismo sia televisivo che della carta stampata oltre che del fotogiornalismo. La sera, in Libreria dell’Arco, discussione su volumi che affrontano temi recenti e scottanti della libertà  di stampa. Dopo le relazioni di Domenico Affinito e Giuseppe Giulietti sulla libertà  di stampa rispettivamente nel mondo e in Italia, il 2 aprile la carrellata di cortometraggi di Giuseppe Marco Albano precederà , in Libreria, la presentazione del libro di Ludovica Amici «Wikileaks, il libro dei fatti che non dovevate sapere» alla presenza dell’autrice. Il 3 aprile, dopo le relazioni di Arturo Di Corinto («Internet e la libertà  d’espressione, il caso del Nord Africa») e Alex Mezzenga («Fotografia e censura nel mercato editoriale») e gli approfondimenti ci si sposta in Libreria per la presentazione dei due volumi «Diversi e divisi» di Nello Rega e «I nemici della rete» di Arturo Di Corinto. Il 4 aprile carrellata di interventi di Nello Rega, Walter Molino, Carlo Ruta, Carlo Bollino, Alessandro Zardetto, che relazionerà  sul terremoto dell’Aquila, e tanti altri. I due libri presentati in serata sono: «H2Oro» di Zardetto e «RX. La terra vista dalla terra» della Castelvecchi editore. La mostra fotografica sulle «Foto che cambiano il mondo» accompagnerà  i giorni del congresso.


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