Il bavaglio del potere contro l’informazione

Loading

Ma la vicenda imperniata sull’ambigua figura di Luigi Bisignani e su quella ancora più equivoca dell’ex magistrato Alfonso Papa, il deputato del Pdl per il quale gli inquirenti hanno chiesto l’arresto, dimostra che l’informazione può diventare anche un anti-Stato. O meglio un contro-Stato, come mi corregge dopo un intervento televisivo l’amico “libertario” Luciano Lanza, alludendo a chi combatte l’organizzazione statale esistente per sostituirla con un’altra forma organizzativa di Stato. Vale a dire, nel caso specifico, un’attività  di condizionamento delle istituzioni per orientarne e influenzarne le scelte: dal governo al Parlamento e alla magistratura, fino al sistema dei media e in particolare alla Rai.
Proprio questo era, in base alle accuse delle magistratura, l’obiettivo fondamentale della ragnatela di rapporti e relazioni intessuta da Bisignani, per rafforzare e ampliare il suo potere realizzando affari o malaffari. Dovremo attendere ovviamente che la giustizia – come suol dirsi – compia il suo corso e accerti le responsabilità . Ma intanto dalle anticipazioni delle carte processuali emerge già  un intrigo a dir poco torbido e inquietante. E come in altri casi analoghi, le intercettazioni telefoniche aprono uno squarcio illuminante che fa prevalere l’interesse pubblico a conoscerne il contenuto anche sul rispetto formale della privacy. 
L’avvocato Fabio Lattanzi, legale di Bisignani, contesta l’interpretazione – ripresa dal sottoscritto a “Otto e mezzo”, la trasmissione di Lilli Gruber su La 7 – che si tratti di informazioni riservate. Ma, altrimenti, in che cosa consisterebbe il favoreggiamento, ai danni dell’amministrazione della giustizia? E su che cosa si fonderebbe la richiesta di arresto per Papa? Non abbiamo forse letto sui giornali che i pm “configurano un’associazione per delinquere finalizzata al procacciamento di notizie segrete e riservate”? Quelle sono le “fughe”, le vere violazioni per le quali bisogna scandalizzarsi. 
La tesi “minimalista” secondo cui Bisignani sarebbe soltanto un uomo malato di politica, di relazioni e di chiacchiere, o magari un “millantatore” proprio come Licio Gelli, il capo della loggia P2 sciolta per legge nel 1982 in forza dell’articolo 18 della Costituzione (II comma) che vieta le associazioni segrete, francamente non è credibile e appare già  smentita dalle anticipazioni filtrate finora. E anche se il contenuto delle intercettazioni telefoniche fosse “penalmente irrilevante” – come si affretta a dichiarare in modo del tutto irrituale e arbitrario il ministro (ancora) in carica della Giustizia, Angelino Alfano – comunque sarebbero politicamente, moralmente ed eticamente assai rilevanti.
Dice bene, allora, il garante per la Privacy quando ricorda che le persone note hanno diritto a una tutela “attenuata” rispetto agli altri. Ma il fatto è che qui, a parte la notorietà  delle persone e la responsabilità  pubblica di alcune di loro, non si tratta di vicende che attengono alla sfera individuale o privata. Bensì di trame occulte che – da palazzo Chigi agli altri palazzi del potere fino a quello della Rai – attengono direttamente all’interesse collettivo dei cittadini, implicando perciò il loro diritto a essere informati in modo completo e trasparente su questioni di rilievo generale. 
Il governo e la sua maggioranza stiano attenti, dunque, a riproporre in questa circostanza il bavaglio contro l’informazione. Sarebbe certamente un boomerang mediatico e politico. Un potere che pretende di nascondere dietro un divieto illiberale le proprie debolezze e i propri vizi rischia di perdere definitivamente qualsiasi residua legittimazione.


Related Articles

Lo Squalo Rupert alle forche caudine

Loading

E in Parlamento lo Squalo divenne preda ma sotto la recita dell’umiltà  cova la rabbia

L’informazione sociale compie 10 anni

Loading

Il 21 febbraio del 2001 nasceva Redattore Sociale, prima agenzia giornalistica sui “temi del disagio e dell’impegno sociale in Italia e nel mondo”. Il 2011 sarà  un anno speciale, con varie iniziative all’insegna del decennale

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment