Niente auto blu a vita per i 9 ex presidenti

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Entrano piano piano in vigore le norme di sobrietà  nei due rami del parlamento. Il senato risparmierà  6 milioni all’anno dal mancato aumento delle indennità  dovuto al passagio al contributivo e 1,5 milioni per minori affitti. Tra le norme più contestate, quella sui portaborse e i rimborsi automatici erogati finora insieme alla diaria. Con le nuove regole, niente rimborsi per parenti fino al 4 grado, mogli o conviventi. D’ora in poi le somme a «supporto dell’attività  dei senatori» (4.180 euro mensili) sono divise in due quote uguali da 2.090 euro, erogate l’una al gruppo parlamentare e l’altra direttamente al singolo senatore, che la dovrà  rendicontare secondo 4 categorie: 1) spese per collaboratori e consulenze; 2) spese per la gestione di un ufficio; 3) spese per reti pubbliche di consultazione dati; 4) sostegno delle attività  politiche. A febbraio si deciderà  di concedere benefit a tempo e non più in perpetuo agli ex presidenti delle camere. Gli ex del senato attualmente sono 4: Scognamiglio, Mancino, Pera e Marini. Per loro sono previsti un auto di servizio e un ufficio. 5 invece gli ex della camera: Ingrao, Pivetti, Violante, Casini e Bertinotti. Oltre a uffici, staff e auto, l’ultimo presidente di Montecitorio presiede di diritto anche la Fondazione Camera dei Deputati.


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