ANNULLATA LA QUADRIENNALE D’ARTE DI ROMA, NON CI SONO I FONDI

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Cento artisti, per la metà  non ancora quarantenni, scelti, fra gli altri, dai due maestri Mimmo Paladino e Michelangelo Pistoletto, per dare uno sguardo d’insieme sulla creatività , sui generi e fare il punto sull’arte di oggi. Questo avrebbe dovuto essere la XVI edizione della Quadriennale d’arte, in calendario per ottobre nella sede del Palazzo delle Esposizioni di Roma. Ma la scure dei tagli, la mancanza di fondi si è abbattuta anche su questa storica istituzione culturale, rendendone impossibile l’organizzazione. Ne dà  notizia il presidente Jas Gawronski, nominato nel 2011 dal ministro Bondi, che spiega: «Non abbiamo i due milioni di euro necessari ad organizzare la mostra e che sarebbero dovuti arrivare dall’Arcus. Al riguardo più di una volta ho chiesto inutilmente di incontrare il ministro Ornaghi».
Fondata nel 1927, la Quadriennale esprime agli inizi la versione più istituzionale dell’arte, sotto la guida di Cipriano Efisio Oppo. Ma col tempo riesce ad essere catalizzatore delle esperienze dei principali artisti italiani e, tranne brevi parentesi negli anni Settanta e nei primi Ottanta, non è stata cancellata mai, nemmeno in tempo di guerra, totalizzando quindici edizioni. Tutto ora è una questione di sussistenza: nelle casse della Fondazione restano 700 mila euro per la gestione ordinaria e il mantenimento dei sette dipendenti che lavorano, fra l’altro, all’Archivio nelle stanze di Villa Carpegna. Il depauperamento di questa istituzione è stato progressivo: da un milione di euro nel 1995 a 360 mila euro nel 2011. A riaccendere qualche speranza, l’ingresso nella Fondazione della Regione Lazio con 200 mila euro annui (più 350 mila di “tassa d’ingresso”) mentre il Comune di Roma garantisce la sede più un contributo di circa 100 mila euro.
Cancellata la mostra di ottobre – a meno di salvataggi dell’ultimo minuto da parte del ministero dei Beni culturali che ne consentirebbero il “ripescaggio” tempo diciotto mesi, garantisce Gawronski – la Quadriennale tiene vive diverse attività , oltre al proprio importante archivio storico scelto per la catalogazione e la conservazione da molti eredi di artisti e collezionisti, ultima della lista, Bianca Attolico. Intanto, è in corso una inchiesta sugli artisti under 40 emergenti a livello nazionale, come sarebbe stato fatto per l’esposizione ora cancellata, affidata a quattro giovani curatori, Laura Barreca, Andrea Lissoni, Luca Lo Pinto, Costanza Paissan. Proprio domani a Villa Carpegna prende il via un ciclo di dieci appuntamenti sull’arte in Italia negli anni Settanta, a cura di Daniela Lancioni con proiezioni di video, conversazioni con gli artisti (da Chia a Kounellis, da Ontani a Mochetti) e mostre di materiali documentari, in agenda fino a novembre.


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