VENT’ANNI DA “STRANIERO” TRA ARTE E LETTERATURA

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Quindici riconoscimenti alla miglior cultura controcorrente. Giunto alla ventesima edizione, il Premio “Lo Straniero” affianca nomi noti (Altan, Carlo Cecchi, Mario Perniola) o meno accessibili ai media (Adele Corradi e Alessandro Spina) a giovani promesse nel campo della letteratura, del cinema, del teatro, dell’intervento sociale. Nato dal gruppo che ha fondato la rivista mensile omonima diretta da Goffredo Fofi, il Premio ha l’obiettivo di segnalare “le figure particolarmente combattive che si sono distinte per la testardaggine nello sviluppo dei progetti”, attraverso scelte non banali e non dettate dal mercato. Non a caso la cerimonia di premiazione si svolgerà  questa mattina nella sala del Lavatoio, all’interno del Festival internazionale del teatro in piazza di Santarcangelo, in Romagna, da sempre fucina della ricerca d’avanguardia.
Gioca in casa Carlo Cecchi, attore e regista teatrale premiato per la capacità  di “inseguire una poesia alta e insieme popolare e accessibile”. Dal teatro ai fumetti con Altan che come “acuto provocatore”, ha disegnato e interpretato “i mali d’Italia, la fragilità  e l’ambiguità  del nostro ethos”. Molto spazio anche alla letteratura e alla narrazione con Adele Corradi, collaboratrice di don Lorenzo Milani a Barbiana, autrice di un “poema pedagogico da cui continuare a imparare” e con Alessandro Spina, romanziere appartato che ha raccontato la vera faccia del colonialismo
italiano in Africa. A Mario Perniola, acuto osservatore della contemporaneità , il merito di aver analizzato “i condizionamenti e le miserie” indotte dalle comunicazioni di massa e “l’operazione di scavo nelle fondamenta della nostra cultura e nelle sue radici cattoliche”.
Il Premio “Lo Straniero” non dimentica nemmeno giovani scrittori e autori più esperti, che, quest’anno, hanno scritto libri da segnalare: Carola Susani, Francesco Targhetta, Sandro Bonvissuto, Alessio Torino e Sandro Fontana. Premiati anche il giovane sociologo Alessandro Coppola, la traduttrice Paola Splendore,
la reporter/scrittrice Maria Nadotti. Non solo singoli, ma anche gruppi: la compagnia teatrale “Menoventi”, presente a Santarcangelo con uno spettacolo, per “il minimalismo intelligente e non evasivo” e gli ideatori di “Babel”, il festival della traduzione di Bellinzona che richiama ogni anno i migliori autori e rappresentanti della cultura di un paese “in un ambiente quieto e civile, secondo modalità  da seminario e non da società  dello spettacolo”.


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