I paesi in cui il matrimonio gay è legale

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Il 6 novembre scorso, oltre a votare per eleggere il presidente degli Stati Uniti, i cittadini di tre stati americani – Maryland, Maine e Washington – hanno espresso la loro opinione su referendum che proponevano di legalizzare i matrimoni gay a livello statale. Il Maryland e Washington hanno confermato le leggi dei rispettivi parlamenti che legalizzavano l’unione tra le persone dello stesso sesso, mentre il Maine ha approvato una legge di iniziativa popolare per legalizzare il matrimonio omosessuale. Sono i primi tre stati americani ad approvare la proposta attraverso una consultazione popolare.

(I referendum negli Stati Uniti)

Negli Stati Uniti gli stati in cui il matrimonio gay è legale sono diventati così nove, più il District of Columbia : Massachusetts (il primo a legalizzare il matrimonio nel 2004), Connecticut, Iowa, Vermont, New Hampshire, New York, Maine, Maryland e Washington. Le leggi dei singoli stati sulla questione sono molto diversificate: California, Colorado, Delaware, Hawaii, Illinois, Nevada, Oregon, Rhode Island e Wisconsin riconoscono le unioni civili, anche se ogni stato prevede un diverso insieme di diritti e doveri. In New Jersey e Rhode Island le persone gay non possono sposarsi, ma vengono riconosciuti i matrimoni celebrati negli altri stati.

(La storia dei matrimoni gay in California)

Nove stati proibiscono il matrimonio gay nel loro statuto e trenta lo dichiarano illegale nelle loro carte costituzionali. Nei prossimi mesi sarà  discussa davanti alla Corte Suprema americana la costituzionalità  del Defense of Marriage Act, una legge federale del 1996 che riconosce come matrimonio soltanto l’unione tra uomo e donna. Questo significa che al momento uno stato americano non ha l’obbligo di riconoscere un matrimonio gay celebrato in un altro stato, e che il governo federale non è tenuto a riconoscere a una coppia sposata omosessuale gli stessi diritti giuridici ed economici garantiti a una coppia sposata eterosessuale. Se la legge fosse dichiarata incostituzionale, la legislazione di molti stati potrebbe rapidamente cambiare a favore del riconoscimento delle coppie gay.

(Obama appoggia il matrimonio gay)

Il primo paese al mondo a riconoscere il matrimonio tra persone dello stesso sesso furono i Paesi Bassi nel 2000 (la legge entrò in vigore il primo aprile 2001). Nel 2003 fu la volta del Belgio e nel 2005 della Spagna e del Canada. Il Sudafrica legalizzò le coppie dello stesso sesso nel 2006, la Norvegia nel 2008 e la Svezia nel 2009. Il 2010 è stata la volta di Portogallo, Islanda e Argentina, e nel 2012 della Danimarca. Gli stati sono quindi undici. Il matrimonio gay è legale anche in Messico, ma solo nel distretto di Città  del Messico. A questo elenco si aggiungono i paesi in cui è possibile ricorrere alle unioni civili, alcuni dei quali stanno lavorando per l’approvazione del matrimonio gay (come in Francia o in Regno Unito). L’Italia non prevede né il matrimonio gay né le unioni civili.

Questo è l’elenco dei paesi che hanno forme di vario tipo nei loro ordinamenti per le unioni civili.

– Andorra
– Brasile
– Austria
– Colombia
– Repubblica Ceca
– Ecuador
– Finlandia
– Francia
– Germania
– Groenlandia
– Irlanda
– Israele
– Lussemburgo
– Nuova Caledonia
– Nuova Zelanda
– Slovenia
– Svizzera
– Wallis e Futuna
– Regno Unito
– Ungheria
– Uruguay

Le foto dei primi matrimoni gay a New York

La foto del bacio alla manifestazione anti-gay a Marsiglia

Foto: Una manifestazione a favore del matrimonio gay a Sydney, maggio 2012 (GREG WOOD/AFP/GettyImages)


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