Diritti globali: ‘troppe risorse a rifugiati? Fake news’

Diritti globali: ‘troppe risorse a rifugiati? Fake news’

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(ANSA) – ROMA, 27 NOV – Il populismo si alimenta di “falsi miti”, come quello sulle troppo risorse ai rifugiati. Il rapporto Diritti Globali fa un elenco delle limitazioni e dei balzelli, che molti paesi Ue applicano a migranti e profughi. Si va dalle tasse per le diverse pratiche burocratiche (residenza, riunificazione famigliare, permessi di soggiorno) a misure specifiche che hanno tagliato sensibilmente il sostegno.

Ad esempio, in Italia sono “riscontrate limitazioni nel diritto al gratuito patrocinio legale e limitazioni nell’esenzione dai ticket sanitari per i richiedenti asilo (sebbene nullatenenti)”. L’Austria ha tagliato i sussidi sociali: 830 per i nativi, 320 euro per i rifugiati; la Bulgaria nel 2015 abolito il gettone di 32 euro al mese per i rifugiati; la Danimarca, dal 2015 ha tagliato del 50% i contributi ai rifugiati per rendere il Paese meno “attraente”, in Francia alcuni farmaci non vengono più rimborsati, mentre lo sono ancora per i francesi.

Per quanto riguarda le procedure e le statistiche per il riconoscimento dell’asilo o di altre forme di protezione l’Europa procede in ordine sparso. Se i cittadini siriani ottengono più o meno ovunque in Europa qualche forma di protezione (con l’eccezione dell’Ungheria, dove solo il 50% dei richiedenti ha qualche chance di ottenere protezione), per gli altri molto dipende dal Paese in cui la richiedono. Per esempio, quasi il 100% dei cittadini somali in Italia ottiene qualche tipo di protezione, mentre in Francia questa percentuale scende al 25%. Gli afghani ottengono protezione in Italia in percentuali abbastanza alte, mentre soltanto il 50% ottiene qualche forma di protezione nel Regno Unito, Grecia e Olanda.

Meno del 25% riceve protezione in Ungheria.

Nel 2016 sono stati registrati in Italia 123.600 richiedenti asilo, il 47% in più che nel 2015. Delle richieste totali ne sono state esaminate 91.102. Il 60% di queste (54.254) sono sfociate in un diniego dell’asilo. Soltanto 4.808 persone (il 5%) sono state riconosciute rifugiate a pieno titolo, mentre a 12.873 (14%) è stato concesso un permesso sussidiario e a 18.979 (21%) un permesso umanitario. Nel 2016 sono stati 1.204.300 i cittadini che hanno fatto richiesta di asilo negli Stati membri dell’Unione Europea. Il dato è leggermente inferiore a quello registrato nel 2015 (1.257.000 richiedenti), ma quasi il doppio di quello del 2014 (562.700). Il maggior numero di richieste è stato depositato da cittadini siriani (334.800), seguono gli afghani (183 mila) e gli iracheni (127 mila). E la Germania è stata il Paese che ha ricevuto più richieste: 722.300 ossia il 60% del totale all’interno dell’Ue. (ANSA).

 



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