Pandemia. Scontro sull’origine del virus, ma USA e Cina tornano ai dialoghi commerciali
Dopo aver compattato il fronte europeo e quello asiatico, seppure non completamente, in funzione anti cinese, Biden «fa il Trump» sulla questione del virus, complice un’inversione a U effettuata da tanti esperti, compreso Anthony Fauci. La questione è quella che sembrava aver stancato tutti, tranne i solerti compositori di frizioni internazionali, ovvero quella del laboratorio di Wuhan.
Chiedere ulteriori indagini sull’origine del virus è sacrosanto, considerando che a oggi non sappiamo da dove sia scaturito, se ci sia stato un animale che lo ha «trasportato» o meno. Chiederlo alla Cia, come ha fatto Biden, sembra una sfida piuttosto ardua, considerando che il report prodotto dal Dipartimento di Stato e rivelato qualche giorno fa dal Wall Street Journal in realtà non chiariva per niente eventuali questioni legate all’origine del virus.
Quella di Biden è una mossa tattica, che gli consente di tenere la pressione alta sulla Cina e poco male se questa richiesta apre ancora una volta a complotti (un conto, ad esempio, è dire che qualche ricercatore di quel laboratorio si è infettato, un conto – decisamente più grave – è dire che volontariamente la Cina ha fabbricato un virus facendolo poi diffondere, come se non potesse colpire per primi proprio i cinesi). Ma a Biden tanto basta per rinfocolare una ormai schieratissima opinione pubblica occidentale e irritare Pechino che proprio in casi come questi fatica in modo angosciante a ribattere in modo tranquillo.
Fa sorridere, infine, che tutto questo accada quando sono in corso i primi contatti telefonici tra inviati per il commercio di Stati Uniti e Cina. L’ufficio della rappresentante del Commercio Usa, Katherine Tai, ha riferito che la funzionaria ha discusso il processo di «revisione» delle relazioni commerciali con il vicepremier cinese Liu He. Ha dato notizia del colloquio anche il ministero del Commercio cinese, secondo cui i due funzionari hanno discusso «questioni di comune interesse».
* Fonte: Simone Pieranni, il manifesto
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