Comitato “Noi denunceremo”: desecretare il piano anti-pandemia
L’associazione dei parenti delle vittime del Covid-19 “Noi denunceremo” chiede chiarezza: le 35mila vittime italiane sono dovute, almeno in parte, all’assenza di un piano nazionale anti-pandemico? Se così fosse, il governo dovrebbe risponderne anche in sede giudiziaria. Uno studio dell’ex-generale Pier Paolo Lunelli e un rapporto dell’Oms farebbero pensare che l’ultimo aggiornamento del piano risalga al lontano 2006 e sia ormai inutilizzabile. In aprile, parlando al Corriere della Sera, il direttore Generale del ministero della salute aveva menzionato un piano di emergenza redatto a gennaio 2020 e poi secretato, con uno scenario da 600 mila morti in Italia.
Il comitato ora reclama trasparenza al governo. «Ci chiediamo – dice Stefano Fusco, portavoce dell’associazione “Noi denunceremo” – quale fosse l’esigenza di redigere un nuovo piano di emergenza se non a dimostrazione dell’inaffidabilità di quelli precedenti, o della vera e propria mancanza di un piano operativo di emergenza che fosse attendibile e testato». Oscure le ragioni per la sua secretazione, continua Fusco: «A nome dei familiari delle vittime, chiediamo alle autorità che questo piano segreto sia declassificato e reso pubblico».
* Fonte: Andrea Capocci, il manifesto
Related Articles
Misure cautelari per 13 persone tra studenti e csoa Askatasuna
Torino /ARRESTI E DOMICILIARI PER LE PROTESTE DEL 1 MAGGIO.
Lo scorso primo maggio, a Torino, non è stato uno dei tanti. Non che i precedenti fossero esenti da proteste, ma quello di quest’anno ha rivelato ai più il termometro sociale della città , i malumori e le tensioni latenti. Al centro, una contestazione nei confronti del sindaco, Piero Fassino, che ha incassato un malcontento di piazza difficilmente circoscrivibile (dai precari alle maestre, dai disoccupati agli studenti fino ai No Tav).
Covid. Vaccini AstraZeneca: i paesi poveri pagano doppio
La società farmaceutica anglo-svedese aveva promesso un «vaccino umanitario», così non è. In Africa o in Brasile il costo raddoppia o addirittura triplica rispetto ai paesi ricchi, perché hanno un potere contrattuale più basso. Un fallimento clamoroso del libero mercato applicato alla salute
Legge sulla cannabis, ultimo appello
Il dibattito alla Camera si è dimostrato ancora inquinato dalla demonizzazione della pianta e dalla negazione del fallimento proibizionista
Sicuramente ogni Prefettura deve avere un piano anti pandemico, similmente a tutti quegli altri piani previsti per ogni tipo di emergenza che possa , in ipotesi, accadere.
Se poi verra’ accertato che detti piani non sono stati aggiornati periodicamente con la dovuta diligenza, si intravedono risvolti penali -magari solo per omissione di atti d’ufficio – imputabili sia ai funzionari addetti a tali aggiornamenti, che per i Prefetti che
hanno omesso di esercitare i dovuti controlli.