Cina Rallenta la crescita Pechino si prepara a tensioni sociali
Migliaia di lavoratori hanno scioperato nelle ultime settimane nel polo manifatturiero ed esportatore della Cina, nel sud del Paese, protestando contro licenziamenti e riduzioni salariali legate al calo della domanda proveniente dai Paesi occidentali, in particolare dall’Europa.
La crescita del Prodotto interno lordo (Pil) cinese, che ha toccato il il 10,4% nel 2010, si è attestata al 9,7% nel primo trimestre, quindi al 9,5% nel secondo e al 9,1% nel terzo.
Zhou Yongkang, membro del comitato permanente dell’Ufficio politico che riunisce i nove più alti dirigenti cinesi, ha dichiarato venerdì scorso, davanti ai funzionari delle province del nord della Cina, che le autorità devono migliorare la loro “gestione sociale”.
“A fronte dell’impatto negativo dell’economia di mercato, noi non abbiamo organizzato un sistema completo di gestione sociale – ha detto Zhou, citato dall’agenzia ufficiale Xinhua – è urgente costruire un sistema di gestione sociale dalle caratteristiche cinesi che sia adatto alla nostra economia socialista di mercato”.
Malgrado la censura, i microblog hanno rilanciato nelle ultime settimane le notizie su diversi conflitti sociali emersi nel Paese, sfociati a volte in scontri con la polizia.
Related Articles
Assedio al palazzo di Morsi “L’Egitto non è tuo, vattene”
Rotte le transenne. Il presidente apre sul referendum: rinvio possibile
Caucaso in fiamme. Tra armeni e azeri è guerra, centinaia i morti
Si riaccende il conflitto per il Nagorno-Karabakh. Civili in fuga. Erevan accusa l’«espansionismo turco». Erdogan appoggia Baku. Rischio di scontro diretto tra Turchia e Russia
Negli USA marcia anti armi dei liceali. Trump contro l’Fbi
I sopravvissuti della Florida nella capitale a marzo. Il presidente: agenti perdono tempo con il Russiagate