Risotti al tartufo con articolo 18

Loading

In compenso, lo stesso ufficio stampa rileva gli ottimi esiti della partecipazione del professor Monti al segnale orario, dove ha precisato con puntiglio che le tredici e trenta erano in realtà  le tredici e trentuno grazie all’azione del suo governo, per la cui stabilità  ringrazia, in ogni caso, il suo predecessore. Buonissima anche la performance televisiva del Primo Ministro a “Debitodebitibù”, trasmissione per bambini dove ha intrattenuto i piccoli ospiti spiegando che i papà  gli rubano il futuro restando aggrappati alle loro mirabolanti garanzie sociali, e che se proprio ambiscono ad avere un futuro (che razza di pretese per un ragazzzino!) è meglio che lo affidino a lui o a maga Fornero.
Le divertenti ospitate televisive, tutte rigorosamente senza nessuno che faccia una domanda che non somigli a un salamelecco, non hanno distratto il Premier dal suo indefesso lavoro per la risoluzione della crisi e per il rilancio dell’economia. In particolare, ecco alcune cose che nessuno prima di lui aveva fatto: ordinare dei sondaggi sull’operato del suo governo (una vera novità !), e sostenere di essere stato frainteso dopo una frase particolarmente infelice (anche questa, cosa mai accaduta prima). Forte di questa discontinuità  con gli esecutivi che l’hanno preceduto, il professor Monti tiene a precisare che è ora di finirla con il buonismo sociale che ha portato l’Italia ai vertici delle classifiche mondiali della diseguaglianza economica. Non perdete comunque, questa sera, l’edizione speciale di “Risotti al tartufo”, dove il Premier spiegherà  che l’articolo 18 non è un tabù.


Related Articles

Sotto la toga, niente

Loading

Il flop di Rivoluzione civile non era scontato, ma largamente prevedibile. Quella lista era stata promossa da tre ex pm che portavano in dote uno, una sacrosanta polemica con il presidente della Repubblica e un’inchiesta contrastata sulla trattativa Stato-mafia, ma che era solo all’inizio, o era stata interrotta precocemente (mancava sicuramente, in quell’indagine, lo scambio tra l’arresto di Riina e la «messa in salvo» del suo archivio, consegnato indenne a Provenzano.
E il ruolo in tutto ciò del procuratore Caselli (oggi grande fustigatore dei NoTav);

Visita in carcere «sospetta» Indagato il geometra di Arcore

Loading

MILANO — Quale fosse, per ora non si sa. Ma certo all’inizio del 2012, per andare a trovare a tutti i costi nel carcere di San Vittore un detenuto in custodia cautelare, doveva essere davvero impellente e forte la motivazione dell’allora «sottosegretario del presidente Formigoni all’Attrattività » nella penultima giunta di Regione Lombardia, Francesco Magnano, «il geometra» di Berlusconi a Macherio.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment