Reddito e condizioni economiche in Italia (2004-2005)
Indagine dell’ISTAT su un campione di 22.000 famiglie
L’Istat rende disponibili i risultati dell’indagine campionaria “Reddito e condizioni di vita”, svolta alla fine del 2005 sulla base del Regolamento dell’Unione Europea relativo alla produzione di statistiche su reddito e condizioni di vita nei Paesi membri (Eu-Silc “European Statistics on Income and Living Conditions”).
I dati, raccolti in 25 Paesi, vengono utilizzati nei rapporti ufficiali sulla situazione sociale dell’Unione Europea e, resi disponibili per consentire lo studio della povertà e dell’esclusione sociale e la valutazione degli effetti sulle famiglie delle politiche economiche e sociali.
Il campione è composta da 22 mila famiglie, per un totale di 56 mila individui. Nelle interviste sono state poste domande sui redditi percepiti nell’anno 2004 e sulle condizioni di vita (partecipazione al mercato del lavoro, salute, situazione abitativa, eventuali problemi economici, ecc.) rilevate al momento dell’intervista (anno 2005).
Rispetto alla prima edizione dell’indagine, condotta nel 2004 ma riferita ai redditi percepiti nel 2003, l’edizione 2005 presenta importanti innovazioni metodologiche che, di fatto, rendono incomparabili i risultati qui presentati con i precedenti. La revisione dei dati dell’indagine 2004 in base alla nuova metodologia sarà diffusa il prossimo anno.
Related Articles
Ripresa: l’Italia resta ultima, crescita debole all’orizzonte
Previsioni della commissione Ue e dell’Istat. il nostro paese resta maglia nera nell’Unione Europea a 28 anche dopo la revisione del Pil
Approfondimenti Mutui, Titoli: che succede se si lascia l’Euro
La svalutazione della moneta nazionale e l’aumento dei tassi d’interesse
Land Grabbing: chi ci prende la terra, ci prende la vita
Foto: Farmlandgrab.org
C’era una volta la terra. Serviva per coltivare e per sfamare. Oggi non c’è più. O meglio serve per “investire” e per “affamare”. La recente corsa alla terra si è fatta, infatti, selvaggia e senza precedenti. I poveri in tutto il Mondo continuano ad essere sfrattati con la violenza, senza essere consultati né risarciti, da investitori di tutti il mondo, perdendo le loro case e l’accesso alla terra, che è quasi sempre la loro unica fonte di cibo e guadagno.