Anche i poligrafici contro la manovra, i quotidiani non escono in edicola
Oltre alle motivazioni espresse unitariamente dai tre sindacati per la proclamazione dello sciopero generale, i poligrafici denunciano «l’aggravio delle condizioni del settore dell’informazione, già pesantemente colpito dagli effetti della crisi» e chiedono un’attenzione particolare del governo alle problematiche occupazionali della categoria, oltre che la difesa e l’ampliamento del diritto all’informazione in Italia. La Fnsi, il sindacato nazionale unitario dei giornalisti, pur non partecipando direttamente allo sciopero generale, «giudica con estremo interesse, e di grande rilevanza, il recupero dell’azione unitaria dei sindacati generali del lavoro. La Federazione nazionale della stampa conferma la vicinanza con la categoria dei poligrafici con la quale condivide la preoccupazione per la grave situazione dell’intero settore dell’editoria». «Anche i giornalisti come tutti i lavoratori dell’editoria, stanno pagando un prezzo altissimo alla crisi in termini di posti di lavoro e di precarietà . Il settore rischia – conclude la nota – se non interverranno correttivi, anche da parte della mano pubblica, di vedere peggiorare la situazione».
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