«Le banche facciano di più per le imprese»

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TREVISO — Botta e risposta tra governo e banche, a distanza. Da una parte c’era il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, che a Treviso per l’Italia Startup Open Day ha parlato del sistema del credito e di alcune falle da chiudere. Dall’altra il presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari, che non ha gradito la stoccata da parte dell’ex collega, solo pochi mesi fa ancora a capo di Intesa Sanpaolo. «Le banche possono fare di più per sostenere le imprese nuove e innovative ma il credito deve andare alle aziende che se lo meritano senza concederlo in maniera indiscriminata», ha detto Passera. Ma se le banche possono fare di più, gli ha fatto subito eco Mussari a Viterbo per il road show dell’associazione bancaria sul territorio, anche il governo deve fare la sua parte oltre che «azzerare il debito della Pubblica amministrazione evitando che questo si continui a riformare». Colpi di fioretto a distanza, con un pizzico di acidità . Le banche per sostenere famiglie e imprese devono produrre reddito, ha sostenuto Mussari. Il presidente dell’Abi ha inoltre voluto sottolineare che, pur in un contesto di caduta della domanda, i finanziamenti sarebbero in lieve crescita. «Le banche stanno continuando a dare il massimo pur nelle difficilissime condizioni attuali», ha concluso. Anche il presidente della Pmi di Confindustria Vincenzo Boccia si è detto d’accordo sul principio del merito nella concessione di credito alle imprese ricordando che favorire liquidità  oggi è «fondamentale» per superare la «fase di emergenza» e far recuperare competitività  al sistema. «Occorre poi considerare che il fattore temporale è determinante», ha aggiunto.
Sull’argomento è intervenuto anche il neopresidente di Mps Alessandro Profumo che chiede un clima favorevole per le imprese che non sono «luoghi del male» ma le sole che possono assicurare «lavoro e benessere» al Paese, invitando a non cercare «nella finanza il capro espiatorio».
«Possiamo cacciare tutti i banchieri perché sono brutti e cattivi ma temo che non risolverebbe i problemi, la crisi è più complessa e ha elementi più profondi».
Il ministro Passera, prendendo spunto dall’evento dedicato alle Start up, ha parlato ieri soprattutto di aiuti al mondo delle nuove aziende. «Bisogna essere vicini alle aziende, soprattutto alle nuove potenziali aziende. Un mestiere difficile perché la rischiosità  è molto più elevata, ma è una sfida da dare al sistema bancario». Il credito deve andare a chi investe, patrimonializza e innova. «Nel governo — ha voluto assicurare il ministro — abbiamo individuato già  parecchie cose di tipo amministrativo, fiscale, operativo, giuslavoristico, che vanno incontro proprio alle esigenze dei quasi imprenditori, i quali, per diventare imprenditori, hanno bisogno di un po’ di più di supporto. Entro l’estate — ha promesso — ne faremo un provvedimento».


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