PROCESSO ARRIGONI

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Si torna alle «udienze-lampo» nel processo agli assassini di Vittorio Arrigoni in corso davanti alla corte militare di Gaza city. Dopo l’udienza di metà  febbraio che, finalmente, aveva visto un accenno di dibattimento vero, ieri si è concluso tutto in cinque minuti. I giudici dopo aver esaminato la lettera inviata a fine 2011 a Gaza dalla famiglia Arrigoni – in risposta all’appello alla clemenza lanciato dalle famiglie dei quattro imputati , nella quale si esprime netta opposizione ad una eventuale condanna a morte – hanno aggiornato il processo al prossimo 15 marzo, su richiesta di uno degli avvocati della difesa che lamentava di non aver ancora potuto esaminare tutti gli atti (è accaduto più volte in questi mesi). Il processo perciò procede a passo di lumaca mentre si avvicina l’anniversario, il 15 aprile, dell’assassinio di Vittorio.
La gente di Gaza però non dimentica Vik. Nelle prossime settimane, forse proprio il 15 aprile, verrà  inaugurato in un edificio sul lungomare di Gaza city il centro culturale e di comunicazione “Vittorio Arrigoni”. Una struttura che servirà  anche a fornire informazioni puntuali e precise sulla vita a Gaza sotto blocco israeliano, proprio come quelle che Vik inviava ogni giorno in Italia e in altri paesi.


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