Prove di estinzione di massa in scena alla Casa Bianca. Verso lo sciopero globale

Prove di estinzione di massa in scena alla Casa Bianca. Verso lo sciopero globale

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Un’estinzione di massa lunga 11 minuti, come gli anni che rimangono per invertire la rotta sul cambiamento climatico, è stata inscenata ieri davanti ai cancelli della Casa Bianca. Protagonisti centinaia di giovani attivisti ambientali statunitensi. Tra loro, anche Greta Thunberg. L’attivista svedese è arrivata negli Usa il 28 agosto scorso attraversando l’Atlantico in barca a vela per partecipare al vertice sul clima delle Nazioni unite che si terrà il 23 settembre. Obiettivo: lanciare la sfida a uno dei principali esponenti del negazionismo climatico, Donald Trump. «Siamo nel mezzo di un’estinzione di massa. I leader mondiali devono uscire dal loro guscio e agire con determinazione per evitare il peggio», ha affermato in un’intervista alla Cbs.

TANTI I CARTELLI DI DENUNCIA, tra cui l’ironico «Make Earth cool again» che fa il verso allo slogan sovranista di Trump «Make America great again». Il presidente ha risposto alla protesta revocando una normativa introdotta nel 2015 da Obama per limitare l’inquinamento chimico vicino a ruscelli, zone umide e altri specchi d’acqua e avviando la costruzione di una sezione del muro con il Messico nell’«Organ pipe cactus national monument», una riserva riconosciuta dall’Unesco perché tra le aeree Usa con maggiore biodiversità.

NEI PROSSIMI GIORNI GRETA parteciperà a diversi appuntamenti importanti. Tra questi lo sciopero degli studenti di New York che il 20 settembre aprirà la settimana di proteste contro il cambiamento climatico che culmineranno nello sciopero globale del 27 settembre. Il terzo dopo quelli del 15 marzo e del 28 maggio di quest’anno.

ANCHE IN ITALIA la mobilitazione inizia a entrare nel vivo con l’adesione allo sciopero di diversi sindacati e le proteste studentesche. Nei giorni scorsi avevano indetto l’astensione dal lavoro la Federazione dei lavoratori della conoscenza della Cgil, per l’intera giornata e in tutto il comparto di istruzione e ricerca, e i Cobas. Ieri l’Unione sindacale di base ha proclamato lo sciopero nazionale generale di tutte le categorie. Le organizzazioni dei lavoratori rispondono all’appello lanciato dai giovani dei Fridays for future, la protesta dei venerdì verdi lanciata nell’agosto 2018 proprio da Greta.

GLI ATTIVISTI CLIMATICI della capitale, insieme agli studenti dei collettivi, si sono mobilitati ieri all’università La Sapienza. La mattina hanno contestato una conferenza sulla sedimentologia, branca della geologia che studia i processi di sedimentazione delle rocce, sponsorizzata dall’Eni. Hanno incendiato una sfera raffigurante la terra di colore blu sotto la statua della Minerva (foto a destra). Nel pomeriggio si sono riuniti per definire temi e azioni comunicative che animeranno la settimana per il clima. «Nei giorni scorsi abbiamo incontrato comitati territoriali, associazioni ambientaliste e sindacati per costruire una rete contro il cambiamento climatico, verso e oltre lo sciopero globale – dice Federica Travaglino, di Fridays for future Roma – Adesso stiamo organizzando le proteste che riempiranno la capitale dal 20 al 27 settembre. Ci faremo sentire. Il tempo per agire è adesso».

* Fonte: il manifesto



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