Posts From redazione
Back to homepageIl sapore acre della fiducia 0
Governo. Matteo Renzi ottiene lo scontato via libera dell’aula di Montecitorio. Ma il suo partito si scalda per il ritorno di Bersani e l’abbraccio tra l’ex segretario e Enrico Letta. Che nemmeno saluta il nuovo premier
Read MoreGli invisibili dell’Europa
L’ultimo numero di Lancet, dedicato alla sanità pubblica in Grecia dopo sei anni di Grande Depressione documenta la tragedia imposta con le politiche di austerity
Read MoreLa sicurezza a mani nude 0
Gioia Tauro. La denuncia sulla gestione dell’emergenza in vista dell’arrivo delle sostanze chimiche siriane.
Read MoreUna cabina di regia a Palazzo Chigi per decidere sulla politica economica
Il premier Matteo Renzi ha in mente di finire la settimana con un Consiglio dei ministri in cui annuncerà un provvedimento che prevede il taglio del 10% dell’Irap.
Read MoreKiev: separatismo in agguato 0
Crisi ucraina. Il «presidente» Turchynov denuncia i pericoli di secessione. I media ucraini annunciano: «arrivati i blindati russi a Sebastopoli». Oggi senatori di Mosca in Crimea
Read MoreIl costo dell’Ucraina 0
Crisi ucraina. Il dubbio del premier polacco Tusk: se ci sarà, il prestito europeo potrebbe servire solo a ripagare i debiti con Mosca
Read MoreIl governo senza portafoglio
I due impegni presi da Renzi nel suo discorso al Senato hanno lanciato il cuore oltre l’ostacolo. È impensabile raggiungerli subito senza aumentare il disavanzo. La spending review difficilmente potrà tagliare le spese per più di 3-4 miliardi nel 2014 e la paventata armonizzazione delle aliquote sulle rendite finanziarie vale qualche centinaio di milioni perché in gran parte è una partita di giro
Read MoreRenzi a quota 378 alla Camera E apre a più tasse sulle rendite
Matteo Renzi spiega il suo programma ai deputati e ottiene il via libera per cominciare la sua avventura al governo del Paese: 378 sì, uno in meno di quello ottenuto da Enrico Letta l’11 dicembre scorso
Read MoreBenetton, «pay up!»
Bangladesh. Dopo quasi un anno dalla più grande strage del tessile, quella del Rana Plaza, 1.134 operai morti e oltre 2mila feriti, gli attivisti di tutto il mondo lottano per i risarcimenti dei 27 marchi coinvolti
Read MoreEconomia, cambia l’esecutivo ma non la ricetta 0
Nel piano annunciato da Renzi all’accettazione dell’incarico di formare il nuovo governo non figura la questione economico-finanziaria
Read MorePollari e gli altri, tutti assolti per «segreto di Stato»
Caso Abu Omar. Colpo di spugna della Cassazione sul caso dell’imam rapito a Milano e torturato in Egitto. Secondo i giudici i vertici del Sismi non potevano essere indagati
Read MorePechino spegne le luci rosse
Chiude la metropoli-bordello di Dongguan dove esercitavano 300 mila prostitute. Nella capitale del vizio Xi Jinping ha fatto cancellare duemila aziende del settore a luci rosse. Un’operazione moralizzatrice per coprire scandali e corruzione
Read MoreIl valore di una presenza migrante
Recensione del Calendario del Popolo, prestigiosa rivista nata nel 1945
Read MoreLa AN cita a los verificadores mientras su iniciativa gana apoyo internacional
El Estado español se supera a sí mismo. A iniciativa de la Fiscalía, ha llamado hoy a las 10.00 a los verificadores que sí habían logrado llegar hasta ETA para iniciar su desarme. A algunos como Ram Manikkalingam les entregaron la citación en el aeropuerto. Intentan así frenar una iniciativa que gana impulso claramente. Se ha filtrado que Jonathan Powell, Gerry Adams o Bertie Ahern estarán en Aiete esta semana.
R. S.
DONOSTIA
Al vídeo histórico del viernes le sucederá hoy una foto más bien patética. La Audiencia Nacional, el tribunal especial español, tomará declaración hoy a partir de las 10.00 a los miembros de la CIV que han conseguido que ETA dé el primer paso de inutilización de su arsenal. La medida había sido propuesta por la Fiscalía, dependiente del Gobierno del PP, y fue aceptada por el juez Ismael Moreno a toda prisa.
Con la misma celeridad, como si se tratara de un asunto de capital importancia, se ordenó a la Policía que abordara a los verificadores en el aeropuerto antes de que volvieran a sus lugares de procedencia. De este modo, si Ram Manikkalingam era recibido el jueves en Loiu por un buen número de periodistas y cámaras, y tras dar el viernes la noticia que hasta el Gobierno del PP ha considerado «positiva», ayer sábado fue abordado en la misma terminal por agentes que le instaron a acudir a Madrid.
Read MoreDesactivar el fascismo
Roland Denis
Si cabe una síntesis, el fascismo como movimiento reaccionario y contrarrevolucionario extremo, en el caso de Venezuela, en esencia no es más que una burbuja social que se expande, desinfla y vuelve a renacer, de acuerdo a la misma desesperación de los sectores tradicionales dominantes nacionales y transnacionales por controlar la totalidad de la renta energética y garantizar el ordenamiento tremendamente desigual de la sociedad que pueden sentir en peligro. Hoy se vuelve a activar, aprovechando el deterioro profundo que sufre este lento proceso revolucionario, tanto a nivel de gobierno como en sus bases populares. Su reaparición y entrelazamiento con la “sociedad civil democrática” es una advertencia clarísima al movimiento popular de que o convertimos este momento en una crisis creadora y reactivadora de la voluntad revolucionaria colectiva, o mejor empecemos a despedirnos de esta linda y traumática historia que hemos construido en los últimos 25 años.
Read MoreEl Parlamento de Ucrania destituye a Yanukóvich y convoca elecciones
Incertidumbre sobre el paradero del Presidente
La Vanguardia
La Rada Suprema fija la fecha de los comicios para el próximo 25 de mayo, coincidiendo así con la celebración de las elecciones europeas
La Rada Suprema (Parlamento) destituyó ayer al presidente de Ucrania, Víktor Yanukóvich, por “abandono de sus funciones constitucionales” y convocó elecciones presidenciales anticipadas para el próximo 25 de mayo, coincidiendo así con la celebración de las elecciones europeas.
Un total de 328 diputados, lo que constituye más de la mayoría constitucional de dos tercios de los parlamentarios, votó a favor de una resolución que entró en vigor nada más ser aprobada por la cámara. La resolución fue adoptada por trámite de urgencia, sin debate previo, y tras su aprobación los diputados se pusieron en pie y entonaron el himno nacional de Ucrania.
Previamente, Yanukóvich denunció que los últimos acontecimientos que han tenido lugar en el país son un golpe de Estado y anunció que no dimitirá, en una entrevista al canal de televisión UBR.
A Kiev è guerra civile 0
Ucraina. Lo scontro è degenerato: la polizia ha l’ordine di sparare e i manifestanti, più anti russi che filo europei, sono organizzati. Nelle zone occidentali hanno assaltato le caserme e si sono armati
Read MoreAlfano raddoppia Lampedusa e crea un Cie a S.Giuliano
L’ampliamento del centro di Lampedusa, l’istituzione di un mega centro di accoglienza a San Giuliano di Puglia e il potenziamento del sistema Sprar. Questi i prossimi interventi annunciati dal ministero degli interni sulle politiche di immigrazione ed accoglienza.
Read MoreGianni Borgna, politico pensatore. Mai conformista
Ritratti. La scomparsa a 67 anni dell’ex assessore alle politiche culturali di Roma
Read MoreIl Jobs Act tra deregulation e flexsecurity 0
Il programma. Quella del lavoro sarà la prima riforma. La sfida della cancellazione del supermarket contrattuale e il rischio della svalutazione competitiva
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