Quaderni dei Diritti Globali: l’Ucraina, i crimini di guerra e la giustizia internazionale

I Quaderni dei Diritti Globali sono la nuova iniziativa con la quale abbiamo aperto il 2022, ventesimo anno di pubblicazioni del nostro annuale Rapporto sui diritti globali. Si tratta di una collana di libri agili e monotematici sui grandi e intrecciati temi di cui tratta la nostra ricerca e analisi, che risultano di attualità e rilevanza e che anticipano i contenuti del Rapporto di fine anno.
Il terzo Quaderno, in uscita in questi giorni, è rivolto ai crimini di guerra e alla giustizia internazionale. Un tema reso drammaticamente attuale dalla guerra in Ucraina, ma che ci consente anche di richiamare e documentare le tante altre situazioni, passate e contemporanee, dove tali crimini sono stati commessi, quasi sempre non trovando adeguata risposta e sanzione sul piano della giustizia internazionale e neppure la necessaria attenzione e sensibilizzazione. Sono molte le domande che emergono, a cominciare da quella se sia davvero possibile e si sia mai data una guerra senza crimini. E se, dunque, non si tratti di cominciare a pensare alla guerra come a un crimine in sé, da prevenire e scongiurare a ogni costo e in tutti i modi, a cominciare da un drastico ridimensionamento della spesa militare e dalla riconversione delle industrie belliche.
Le scelte dei governi occidentali in questi mesi stanno andando in direzione esattamente opposta. Certamente non è nel mezzo di una crisi, di un’aggressione e di una carneficina quali quelle in corso che tale mutamento di paradigma credibilmente possa trovare praticabilità. Ma proprio la crisi ucraina, e le tante altre dimenticate in Siria, Yemen, Libia o Myanmar, in Palestina, nel Sahel e in tante altre zone dell’Africa, da sempre martoriata, i processi di pace inceppati come in Colombia, la miriade di eventi bellici o scontri armati di varia intensità, durata e letalità accaduti nel mondo nell’ultimo anno (oltre 103.000 con quasi 150.000 vittime) ci dicono che occorre il coraggio di cambiare strada, di immaginare e preparare modi diversi per risolvere le controversie internazionali, lavorando sul piano culturale e politico. Prima che sia troppo tardi. Questo libro è un piccolo contributo in tale direzione, faticosa e di non breve periodo. Intanto e da subito, il diritto internazionale e le Corti chiamate ad applicarlo, devono trovare una nuova efficacia e credibilità. A partire dall’aggressione della Russia all’Ucraina, ma senza dimenticare i tanti altri crimini che attendono giustizia. Consapevoli di quanto la giustizia internazionale sia ancora imperfetta e talvolta strabica: «Un progetto in divenire, dunque, ma ancora ben lontano dall’acquisire quella imparzialità, quella universalità di cui ha bisogno per la sua stessa sopravvivenza».
A cura di
Sergio Segio
Testi di
Orsola Casagrande, Giovanna Cracco, Simona Fraudatario, Chantal Meloni, Alessandro Rettori, Vincenzo Scalia, Sergio Segio, Gianni Tognoni
Il Quaderno verrà presentato a settembre, ma, come i precedenti, è già ordinabile o acquistabile online presso l’editore Milieu.
Qui scaricabili l’indice e la copertina:
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