«Bolsonaro genocida», gli indigeni portano il presidente del Brasile all’Aia
Di denunce contro Bolsonaro la Corte penale internazionale sta facendo collezione. Sei quelle finora depositate, tra cui quella per crimini contro l’umanità, presentata da due leader indigeni noti a livello internazionale, Almir Suruí e Raoni Metuktire.
L’ultima in ordine di tempo, depositata dall’Apib (Articulação dos Povos Indigenas do Brasil) il 9 agosto, nella Giornata internazionale dei popoli indigeni, ha tuttavia qualcosa di speciale: è stata elaborata da un’’équipe di avvocati indigeni sotto la guida del coordinatore giuridico dell’Apib Eloy Terena.
«Sono in corso in Brasile – ha denunciato l’avvocato – azioni che si configurano come crimini contro l’umanità, genocidio ed ecocidio.
Considerando l’incapacità del sistema di giustizia brasiliano di indagare, processare e punire tali azioni, le denunciamo dinanzi alla comunità internazionale attraverso la Cpi».
Alla base dell’accusa di genocidio, l’adozione da parte di Bolsonaro di «una politica anti-indigena esplicita, sistematica e intenzionale», diretta a trasformare «organismi e politiche pubbliche prima dedite alla protezione dei popoli indigeni in strumenti di persecuzione», allo scopo di «creare una nazione senza indigeni».
* Fonte: il manifesto
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