Global Rights. UNGASS, è tempo di fermare la guerra alla droga

Global Rights. UNGASS, è tempo di fermare la guerra alla droga

Loading

Dal 19 al 21 aprile 2016 l’ONU tiene a New York una sessione speciale sulle droghe dell’Assemblea Generale (UNGASS). Avrebbe dovuto tenersi nel 2019, ma  i presidenti di Colombia, Guatemala e Messico hanno ottenuto di anticiparla: troppi problemi urgenti sono all’ordine del giorno, e troppi di questi sono dovuti ai guasti prodotti dal proibizionismo e dalla war on drugs dettati dalle attuali Convenzioni internazionali sulle droghe, di cui l’ONU è garante e “gendarme”.

La guerra globale  alla droga da decenni ha eclatanti e provate ricadute drammatiche  su salute pubblica, giustizia e carcere, economie e diritti umani di consumatori e contadini produttori.  L’enorme sviluppo del mercato nero porta con sé corruzione, violenza, crescita delle narcomafie e del loro potere su società e stati.

Se il sistema è globale, non così il consenso.  In  molti paesi – dell’America Latina ma anche in Europa – i governi hanno  iniziato a richiedere una diversa prospettiva e una diversa politica, meno basata sulla repressione e più attenta alla salute e ai diritti; in tutti i continenti, movimenti della società civile, dei consumatori e dei contadini produttori stanno premendo per un cambio deciso delle politiche; tanto che oggi, nel 2016, la possibilità di un cambiamento appare non così impossibile, e sembra incrinare la – fino ad oggi – granitica impostazione delle Convenzioni. Gli stessi USA, ad oggi leader della war on drugs, conoscono una fase di profondi cambiamenti, a cominciare dalle nuove legislazioni in materia di legalizzazione della canapa.

Pertanto un vivace dibattito politico e una globale azione di advocacy da parte dei movimenti stanno accompagnando  UNGASS 2016.

Global Rights non può mancare all’appuntamento: il tema dei diritti umani è al centro della prospettiva di riforma e la politica globale sulle droghe è un esempio emblematico delle ricadute pervasive di una politica law&order e autoritaria sulla qualità della vita e dei diritti delle persone e delle comunità.

Apriamo i contributi all’informazione e al dibattito con l’intervento di Peter Sarosi, mediattivista e ricercatore ungherese,  direttore di Rights Reporter Foundation e coordinatore di  DrugReporter; è anche membro del Civil Society Forum on Drugs  europeo.

qui l’intervento di Peter Sarosi in inglese

Per saperne di più 

 English

http://idpc.net/policy-advocacy/the-un-general-assembly-special-session-on-drugs-ungass-2016

http://www.undrugcontrol.info/en/un-drug-control/ungass

https://www.opensocietyfoundations.org/explainers/what-ungass-2016

http://www.countthecosts.org/

http://www.unodc.org/ungass2016/

Italiano

http://ungass2016.fuoriluogo.it/

http://idpc.net/it/advocacy/la-sessione-speciale-dell-onu-sulle-droghe-ungass-2016

Espagnol 

http://idpc.net/es/incidencia-politica/la-sesion-especial-de-la-asamblea-general-de-las-naciones-unidas-ungass-sobre-drogas-de-2016

http://www.globalcommissionondrugs.org/ungass-on-the-world-drug-problem-people-public-health-and-human-rights-at-the-centre/

http://www.undrugcontrol.info/es/control-de-drogas-de-la-onu/ungass

http://www.countthecosts.org/es

 



Related Articles

Article 13 is almost finished – and it will change the internet as we know it

Loading

Negotiations about the EU copyright reform law have resumed: After missing the original Christmas deadline, negotiators for the European Parliament and Council are now aiming to finalise the text on January 21, 2019

No grandi navi, bloccati i crocieristi

Loading

Le Grandi Navi rap­pre­sen­tano l’altra fac­cia della stessa meda­glia del Mose: lo stu­pro della città-pesce con lo stra­scico di lobby, mono­poli e affari

Regolamento europeo: introdotta la censura con il pretesto del terrorismo online

Loading

Web. Contro questo testo tante associazioni per le libertà digitali hanno provato ad opporsi negli anni e nei mesi scorsi. Perché è intitolato alla lotta al terrorismo ma col terrorismo ha poco a che fare. E si avvicina tanto alla censura.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment